martedì 15 febbraio 2011

FARE COME IN TUNISIA E IN EGITTO: UNA MARCIA NAZIONALE SU PALAZZO CHIGI PER IMPORRE A BERLUSCONI LE DIMISSIONI!

Mentre le classi dirigenti del Paese scatenano una guerra sociale contro il mondo del lavoro e la giovane generazione, precipita la crisi politica e istituzionale della seconda Repubblica. Senza che le opposizioni parlamentari sappiano indicare una via d'uscita positiva per le ragioni dei lavoratori, dei giovani, delle donne.

Il governo Berlusconi cerca di sopravvivere alla propria crisi accentuando tutti i suoi aspetti più reazionari: le pose bonapartiste del Capo, il disprezzo delle formalità democratiche, la corruzione più sfrontata dei parlamentari, sullo sfondo della prostituzione di regime. Mentre Confindustria ottiene il sostegno alle peggiori misure contro i lavoratori, la scuola pubblica , i diritti sindacali. E il Vaticano incassa ulteriori regalie in cambio dell' assoluzione del Sultano e dei suoi “peccati”.

A loro volta le opposizioni parlamentari appaiono paralizzate dalla propria crisi e dal proprio stesso disegno: volendo rimpiazzare Berlusconi con un governo affidabile per gli industriali, i banchieri, i vescovi, non possono mobilitare contro Berlusconi le energie dei lavoratori e delle masse. Per questo si oppongono ad ogni sciopero generale, e progettano grandi alleanze trasformiste estese addirittura a partiti clericali, a settori della destra, eventualmente persino alla Lega.

Il risultato è che Berlusconi resta in sella, col rischio di un ulteriore slittamento reazionario dell'intero quadro politico e sociale.

E' necessaria una svolta. Sono i lavoratori e le grandi masse popolari che possono porre fine al governo Berlusconi aprendo la via di una vera alternativa.

In questi mesi nelle strade e nelle piazze di tutta Italia- seppur in modo discontinuo- si è manifestata un'opposizione di massa. Le mobilitazioni dei metalmeccanici e della Fiom ad Ottobre e a Gennaio. Le lotte degli studenti a Dicembre. Le manifestazioni delle donne il 13 Febbraio, hanno rivelato, in forme diverse, un potenziale enorme di ribellione. Questo potenziale non deve essere disperso, né subordinato alle manovre di palazzo. E' giunto il momento di unificarlo in una grande azione di massa, di carattere straordinario, capace di imporre una svolta:

UNA GRANDE MARCIA NAZIONALE DI LAVORATORI, GIOVANI, DONNE, SU PALAZZO CHIGI, CON L'ASSEDIO PROLUNGATO E DI MASSA DEI PALAZZI DEL POTERE, SINO ALLA CADUTA DEL GOVERNO.

Le sollevazioni popolari di Tunisia ed Egitto hanno dimostrato una volta di più che la forza delle grandi masse è capace di rovesciare in poche settimane regimi trentennali: sbaragliando la loro reazione, dividendo sul campo le loro forze, costringendoli infine alla resa. Il governo Berlusconi, tanto più oggi, non è certo più forte del regime di Ben Alì o di Mubarak. I lavoratori, i giovani, le donne del nostro Paese- se uniti- non sono certo più deboli dei lavoratori e dei giovani di Tunisia ed Egitto.

E' il momento di rompere il muro dello scetticismo o della rassegnazione. E' il momento di uscire dalla logica delle pure manifestazioni di denuncia e di propaganda. E' il momento di fare come in Tunisia e in Egitto. Persino costituzioni liberali riconoscono il diritto popolare alla sollevazione contro governi corrotti e reazionari. Nulla è più democratico che rovesciare un governo basato sulla menzogna e sulla corruzione.

Non serve chiedere a Berlusconi le dimissioni. Occorre imporgliele. Per questo ci rivolgiamo a tutte le sinistre, politiche, sindacali, di movimento; a tutte le forze dell'associazionismo democratico; a tutte le strutture popolari impegnate quotidianamente nella battaglia sociale e democratica , per promuovere insieme la marcia nazionale sul governo e aprire dal basso una pagina nuova: che rimuova finalmente le classi dirigenti del Paese.


PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
15/2/11


ATTORNO A QUESTO APPELLO VOGLIAMO APRIRE UNA DISCUSSIONE PUBBLICA TRA LE FORZE DELL'OPPOSIZIONE OPERAIA E POPOLARE,A OGNI LIVELLO, RACCOGLIENDO ADESIONI E OSSERVAZIONI. 

LASCIATE QUINDI  L'ADESIONE AL NOSTRO APPELLO, O UN COMMENTO, NELLO SPAZIO SOTTOSTANTE. 


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14 commenti:

  1. condivido in pieno l'appello. Andrea da Milano

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  2. avanti così, è la scelta giusta!

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  3. è ora di cacciarlo!!! ma non basta, dobbiamo unire le sinistre in un unico blocco per una rappresentanza più forte che conti sempre di più è che non svenda le nostre ragioni!!! BASTA con le rese o i compromessi a perdere!!!

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  4. Via tutti i governi del capitale!
    Ottimo appello.

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  5. Bella iniziativa.
    Facciamola circolare.

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  6. Le marce su Roma nel nostro paese non sono state foriere di buone notizie, ma al punto in cui siamo...perche' no ?

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  7. IN Egitto Mubarak aveva un potere finto come quello che si puo avere nel parlamento della repubblica italiana(Sciascia docet). Infatti hanno rovesciato il vassallo ma non è detto che il re rinunci al suo trono.

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  8. Bisognerebbe però cambiare il simbolo per far diventare la cosa comune a tutta la sinistra anticapitalista. Chi ha aderito finora?

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  9. Ottimo appello. Dobbiamo rovesciare un governo basato sulla menzogna e sulla corruzione unendo tutte le sinistre con programmi basati sui veri valori umani e morali.

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  10. Condivido in pieno l'iniziativa e intendo diffondere quest'appello.
    Elisabetta Falgare - Direttivo provinciale di Bologna FISAC - CGIL

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  11. Una grande manifestazione di tutti i Comunisti, per ripartire insieme. Condivido.

    Giovanni Cirri - Rifondazione Comunista

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  12. signor appoggio in pieno, rovesciamo il governo... bisogno unire tutti non deve più esistere destra sinistra o centro, un unico patito quello della giustizia coinvolgete soldati poliza le loro famiglie i loro amichi e poi niente ci fermerà

    giovane cittadino

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  13. Sono perfettamenete daccordo con questo appello ma non basta cacciare Berlusconi dobbiamo anche creare un governo dei lavoratori, non possiamo più permettere che al governo Berlusconi segua un governo di Bersani servo schifoso di Marchionne, Testa, Colaninno, Passeri e di tutta la cosidetta borghesia liberale.

    RUSSO MARIANO da MESSINA.

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  14. cacciamo il governo........e ascoltiamo le piazze!!!! revolution now!!!

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